Blog

4
Apr

GLI APPUNTAMENTI DELLA SECONDA GIORNATA DI PAROLE IN CAMMINO – FESTIVAL DELL’ITALIANO E DELLE LINGUE D’ITALIA

Parole in cammino – Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia è stato presentato ieri a Siena nell’Aula Magna Virginia Woolf dell’Università per Stranieri di Siena alla presenza del Magnifico Rettore Tomaso Montanari, della Sindaca di Siena Nicoletta Fabio, del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena Roberto di Pietra – che ospiterà i lavori del 5 mattina – del Rev.do Don Roberto Bianchini Rettore della Cappella Universitaria di Siena e di Incaricato per la Cultura l’Università la Scuola e l’I. R. C. nelle Scuole, della Dott.ssa Renata Mentasti Dirigente Tecnico dell’ Ufficio Scolastico Regionale e Dirigente dell’Ambito Territoriale di Siena, Dr.ssa Immacolata Amalfitano Vicario del Prefetto di Siena, dell’On.ndo Priore della Contrada della Civetta Marco Grandi, del Presidente della Consulta del Volontariato della Provincia di Siena Mattia Bongini, del Presidente del Comitato della Soc. Dante Alighieri di Siena Luca Bonomi e del Direttore Artistico della manifestazione Massimo Arcangeli.

Oggi i lavori sono proseguiti nella mattinata nelle scuole IIS “Sallustio Bandini”, via Cesare Battisti 11, Aula Magna con “In forma di parole. Un decalogo per la scuola del futuro”, dieci parole o espressioni (da inclusione a diritto allo studio, da parità di genere a cittadinanza attiva, da integrazione a condivisione) con cui costruire tutti insieme, con l’obiettivo di arrivare a scrivere una Costituzione scolastica col contributo di studenti e insegnanti, la scuola italiana del futuro;

e all’ITSAS “Monna Agnese”, via del Poggio 16, Aula Magna con Stefano Moriggi e Mario Pireddu e le “Intelligenze generative all’opera. Laboratorio su AI e creatività”, Le IA generative creano contenuti originali in vari formati (immagini, testi, codici, suoni, video), e sfidano la tradizionale distinzione tra ideazione umana e produzione tecnologica. Il software diventa un co-creatore di conoscenza, di contesti e di esperienze. Questo solleva interrogativi sul confine – ammesso che sia tracciabile – che delimita (e tutela?) l’opera di una intelligenza umana da quella di una “artificiale”. Generatività e creatività non sono prerogative esclusivamente umane, in quanto possono essere individuate tra gli animali, ma occorre anche riconoscerle ai software, alle macchine e reti neurali, che dimostrano abilità generative ex-novo in ambiti come l’arte figurativa, la musica e la scrittura

Al pomeriggio si trasferiranno al Santa Maria della Scala, Sala Italo Calvino, alle ore 15,00 per i saluti istituzionali del Sindaco Nicoletta Fabio e delle autorità per continuare con i temi di “I linguaggi della politica e le nuove tecnologie”.


Alle ore 15.30 Michele Cortelazzo metterà a confronto “L’italiano di Giorgia Meloni e di Elly Schlein”. È abitudine degli studi linguistici sulla comunicazione politica che i riflettori siano puntati sulla lingua dei leader. La luce si fa ancora più intensa oggi che i due maggiori partiti sono guidati da donne. Finora non sono state individuate specificità convincenti che possano caratterizzare la lingua politica delle donne leader, in contrapposizione agli uomini. Al contrario è facile notare anche per le due leader del momento forti peculiarità individuali che le contraddistinguono, sia sul piano del modello di italiano (fortemente regionalizzato e popolare quello di Meloni, neutro ed elaborato quello di Schlein), sia su quello delle scelte lessicali (con un programmatico recupero di parole escluse dal lessico politico degli altri partiti per Meloni, con un marcato riferimento a parole di circolazione internazionale per Schlein)

Alle ore 16.15 invece Stefano Moriggi e Mario Pireddu parleranno de “I fantasmi dell’intelligenza. Vivere e pensare con le reti generative”. Da più parti si invoca un “nuovo umanesimo” come soluzione al dilagare di tecnologie sempre più performanti e pervasive. “Rimettere l’uomo al centro” pare essere l’urgenza di chi è pronto a scommettere su valori e principi che le macchine (e soprattutto quelle “pensanti”) sembrano minacciare. Ma se da un lato molti ricorrono a una screditata caricatura dell’umanesimo storico per anestetizzare l’angoscia che l’innovazione tecnologica innesca nelle anime belle e nelle coscienze inquiete, dall’altro ancora latita una proposta laica in grado di far davvero i conti con i fantasmi del passato e con le ombre che da un futuro ignoto e incerto si proiettano sui nostri tempi. Imparare a (con)vivere con le reti generative è il dovere di chi – da concreto umanista – ha compreso la natura tecnologica dell’essere umano, e cerca di forgiare categorie e tattiche che lo aiutino a studiare (e in parte a scrivere) la storia di quel futuro ignoto e incerto che ci attende. Naturalmente per gradi: cominciando intanto a fare i conti con i fantasmi che da sempre accompagnano la storia delle macchine, e in particolare con quelli più terrificanti che affollano l’incubo ricorrente di una intelligenza non umana. A moderare la giornalista Elena Conti.

Alle 17.15 La giornalista Beatrice Curci introdurrà il Premio “Visioni” che verrà consegnato alla giornalista Annalisa Cuzzocrea dall’autore e regista televisivo Fabio di Nicola.

A seguire, le premiazioni per La scuola che vorrei a cura della “Voce della Scuola” con la partecipazione degli insegnanti e degli studenti dell’ IIS “Sallustio Bandini” e dell’ITSAS “Monna Agnese”


I lavori si sposteranno nella Contrada della Chiocciola con il Premio “Visioni” a Marino Bartoletti all’interno dell’iniziativa “Ouverture”.