IL PROGRAMMA DI PAROLE IN CAMMINO - FESTIVAL DELL'ITALIANO E DELLE LINGUE D'ITALIA

28
Mar

IL PROGRAMMA DI PAROLE IN CAMMINO – FESTIVAL DELL’ITALIANO E DELLE LINGUE D’ITALIA

Il Programma del festival:

30 marzo
Ore 10.00

Consiglio Regionale della Toscana, Palazzo Panciatichi (via Camillo Cavour 4)
Saluti istituzionali
EUGENIO GIANI, presidente della Regione Toscana
ANTONIO MAZZEO, presidente del Consiglio Regionale della Toscana
STEFANO SCARAMELLI, vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana
PAOLA FRASSINETTI, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Per un Consiglio Superiore della Lingua Italiana
MARIA VITTORIA D’ANNUNZIO, presidente del Parlamento degli studenti della Toscana
MASSIMO ARCANGELI, direttore artistico di “Parole in cammino”, “IL Melonario”. Parole, pose, gesti, abiti di Giorgia Meloni
Conduce VALENTINA SANTARPIA, giornalista del “Corriere della Sera”

Ore 10.45
Lingua e comunicazione politica
MARCO BELPOLITI, Università degli Studi di Bergamo, I linguaggi della politica
Conduce PAOLA ZANCA, giornalista del “Fatto Quotidiano”
Ore 12.00
Il linguaggio giovanile
BEATRICE CRISTALLI, linguista, formatrice, consulente editoriale, Differente o divergente? La generazione Z. Dibattito con gli studenti del Parlamento della Toscana
Conduce ANNA LONGO, vicecaporedattrice cultura Radio Rai

Ore 12.45
L’italiano inclusivo
FABRIZIO ACANFORA, attivista e scrittore, La rappresentazione della disabilità nella lingua
Conduce ISABELLA SCHIAVONE, vicecaporedattrice Rai e ideatrice del progetto Mindfuljour

Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24)
Ore 16.00
Saluti istituzionali
ALESSIA BETTINI (vicesindaca e assessora alla cultura e al turismo del Comune di Firenze)
ALESSANDRA PETRUCCI, rettrice dell’Università degli Studi di Firenze
TIZIANA ROSSETTO, presidente della Federazione Logopedisti Italiani (FLI)
DONATELLA BUONRIPOSI, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e Massa Carrara
LILIANA GILLI, dirigente scolastica del liceo classico Galileo di Firenze

Ore 16.30
Lingua e comunicazione politica
FRANCESCO AMORETTI, Università degli Studi di Salerno, Dalla Prima alla Seconda Repubblica. Dibattito con gli studenti del Parlamento della Toscana
Conduce FELICE MANTI, inviato del “Giornale”

Ore 17.15
Lingua e comunicazione politica
MARIO MORCELLINI, professore emerito presso la Sapienza Università di Roma, Modelli sociali e comunicativi della “nuova” destra. Dibattito con gli studenti del Parlamento della Toscana

Ore 18.00
Balbuzie e bullismo. Verso la costruzione di
una società inclusiva
DONATELLA TOMAIUOLI (Federazione Logopedisti Italiani) e LISA SCORDINO (Federazione Logopedisti Italiani)

Ore 18.30
L’italiano in Costituzione e il concorso letterario “Per vie brevi”. Premiazioni
Conduce MASSIMILIANO BELLAVISTA, docente universitario e scrittore

Premio “Visioni” a OLIVIERO TOSCANI
Conduce FELICE FLORIO, giornalista di “Open
Premia Giulio Ancilli, CEO di Prometo srl


31 marzo
Regione Toscana, Sala Pegaso Piazza Duomo, 10 – 50122 Firenze
Ore 10.00

Aperture
MARIANGELA CASSANO, presidente di ActionAid Italia e fondatrice di DEA (Donnecheammiro)
SIMONETTA PATTUGLIA, docente di Marketing, Comunicazione e Media e curatrice di Food, Wine & Co. (Università degli Studi di Tor Vergata)
GIUSEPPINA CARDINALE, presidente di MPI (Meeting Professionals International) Italia
TOMMASO MARTELLI (Unione degli Studenti) e ANDREA PANTARELLI (esponente dei Giovani Democratici e presidente dello Youth Express Network, Y-E-N)
Coordina ALESSANDRO ARESTI, Università degli Studi di Cagliari

Ore 10.45
Lingua e potere
RAFFAELLA SCARPA, Lo stile dell’abuso. Il linguaggio e la violenza domestica.
Dibattito con gli studenti del Parlamento della Toscana
Conduce SILVIA RENDA, giornalista del “The Huffington Post”

Ore 12.00
Lingua, linguaggio, sessismo
CECILIA ROBUSTELLI, Università di Modena e Reggio Emilia, “Empowerment” femminile e discriminazione linguistica
Conduce TERRY MAROCCO, giornalista di “Panorama”

Ore 12.45
Lingua e comunicazione politica
MICHELE CORTELAZZO, Università degli Studi di Padova, Nuove parole (e nuovi significati) della politica
Conduce ILARIA SOTIS, vicedirettrice di “Rai Radio 1”


Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24)

L’italiano e le altre lingue
Ore 16.00
MARINA MORBIDUCCI (Sapienza Università di Roma) e ENRICO TERRINONI (Università per Stranieri di Perugia e Centro interdisciplinare B. Segre dell’Accademia Nazionale dei Lincei), Gli intraducibili.
Dibattito coordinato dagli studenti del Parlamento della Toscana

Ore 16.45
DANIELE MAZZACANI, economista e geolinguista, Anglofilia, anglofobia o terza via?
Dibattito coordinato dagli studenti del Parlamento della Toscana

Ore 17.30
Premiazioni per il “Dante Slam” e per gli altri progetti per le scuole
Peccati di lingua
Ore 18.15
Peccati di lingua. Con PASQUALE MARIA CIOFFI (amministratore unico di Cloudsolutions) e SIMONETTA PATTUGLIA docente di Marketing, Comunicazione e Media e curatrice di Food, Wine & Co. (Università degli Studi di Tor Vergata)


1° aprile
Biblioteca delle Oblate
Inclusione linguistica, teorie e pratiche del cambiamento, italiano normativo

Ore 9.00
L’inclusione fra scuola e università, società e impresa. Con DARIO ACCOLLA (insegnante e attivista LGBT Q+), GIULIANO BIANUCCI (direttore di “Dentro tutti”), ILARIA DE SETA (consulente editoriale di Peter Lang), ANTONELLO FABIO CATERINO (amministratore delegato dell’Istituto Nazionale di Linguistica Forense), FRANCESCO QUATRARO (direttore editoriale di Effequ), LUCIANA DE LAURENTIIS (responsabile di Fastweb per la cultura aziendale e l’inclusione)
Coordina NICOLA IMBERTI, vicecaporedattore di “Domani”

Ore 9.45
La traduzione fra teoria e sperimentazione. Con SERGIA ADAMO (Università degli Studi di Trieste), LUDOVICA BERNAZZA (filologa antispecista), LAURA SCARMONCIN (traduttrice e redattrice), GIUSEPPE SOFO (Università Ca’ Foscari Venezia)
Coordina LEONARDO G. LUCCONE, scrittore

Ore 11.00
Linguaggio inclusivo e didattica delle lingue e delle letterature. Con MARIA PAOLA FORTUNA (docente di sostegno), STEFANO JOSSA (Università degli Studi di Palermo), FEDERICO PIER MARIA SANGUINETI (filologo), SERAFINA SANTOLIQUIDO (Università Jagellonica di Cracovia), RAFFAELLA SCELZI (Università degli Studi di Bari Aldo Moro)
Coordina CORRADO ZUNINO, inviato di “Repubblica”

Ore 12.00
Politica, filosofia, scienza, diritti delle persone. Con ALESSIO AVELLINO, (dottorando dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente di Polis Aperta) SILVIA KUNA BALLERO (insegnante e comunicatrice scientifica), ISABELLA BORRELLI (esperta in comunicazione e attivista transfemminista), GENNARO CASALINO (attivista LGBTQ+), LORENZO GASPARRINI (filosofo femminista), ODISSEO LONGOBARDI (attivista LGBTQ+), MORENA RAPOLLA (avvocata esperta in tutela dei diritti umani), RACHELE RESCHIGLIAN (Università di Padova)
Coordina ANTONELLO SANNINO, presidente di Antinoo Arcigay Napoli
Ore 15.30
Il linguaggio crea la realtà? Fra teoria linguistica e scienze filosofiche e pratiche del cambiamento. Con CRISTIANA DE SANTIS (Università degli Studi di Bologna), GIULIANA GIUSTI (Università Ca’ Foscari Venezia), IOLE NATOLI (autrice e militante femminista), CINZIA SCIUTO (filosofa e giornalista), FEDERICO ZAPPINO (filosofo e traduttore queer)
Coordina FEDERICA D’ALESSIO, giornalista e redattrice di “MicroMega”

Ore 16.30
L’italiano e gli studi di genere. Con FRANCESCA CIALDINI (storica della lingua), DUILIA GIADA GUARINO (Università degli Studi di Napoli Federico II), ALESSANDRA MINELLO (Università degli Studi di Padova), ELENA PEPPONI (Università degli Studi di Firenze), GIGLIOLA SULIS (Università di Leeds)
Dibattito coordinato dagli studenti del Parlamento della Toscana

L’italiano fra usi “ufficiali” e diritti individuali
Ore 17.30
Politiche linguistiche
CLAUDIO MARAZZINI, presidente dell’Accademia della Crusca, L’italiano in Costituzione
MARILISA D’AMICO, prorettrice alla Legalità, alla Trasparenza e alla Parità di diritti dell’Università degli Studi di Milano, La lingua della Costituzione
LUISA MALENTACCHI, vicepresidente dell’Associazione Internazionale di Interpreti di Conferenza (AIIC) per l’Italia, Lingua madre. Un sito e un manifesto
Coordina Pasquale Chessa, giornalista del “Messaggero”

Ore 18.30
La norma e gli usi
MASSIMO ARCANGELI (linguista e scrittore), ANDREA DE BENEDETTI(giornalista e scrittore), FEDERICO FALOPPA (Università di Reading), VERA GHENO (sociolinguista, Università degli Studi di Firenze), L’italiano lingua comune alla prova dei cambiamenti sociali
Coordina BEATRICE CURCI, giornalista del direttivo dell’associazione GIULIA
(Giornaliste Unite Libere Autonome)

La partecipazione è gratuita. È consigliata la prenotazione che potrà avvenire
per gli eventi delle mattine del 30 e 31 marzo, contattando il numero 3313013200 o via mail a paroleincammino2@gmail.com; per gli eventi alla Biblioteca delle Oblate contattando il numero 055 2616512 o via mail a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it.
Fino ad esaurimento posti.

APPROFONDIMENTI DELLE TEMATICHE

FORME E SIGNIFICATI DEL LINGUAGGIO DELLA “NUOVA” POLITICA. Una serie di percorsi mirati nel dominio del neolinguaggio politico (o presunto tale), anche nei suoi fitti scambi con la lingua del giornalismo, dell’economia e della burocrazia, attraverso le parole e le espressioni più interessanti, o in grado di rappresentarlo meglio, fra vecchie, ma più esposte al cambiamento (nazione, merito, patria, tradimento, devianza, destra, sinistra, ecc.), e nuove, seminuove o più recenti (flat tax, price cap, fringe benefit, recovery plan, booster, lockdown, drive in, hub, resilienza, ristoro, frugalità, sovranità alimentare, ecc.).

I LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONE POLITICA. Gli esponenti dei vari partiti, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, hanno riservato una sempre maggiore attenzione al linguaggio da utilizzare nei vari contesti e nel dialogo coi potenziali elettori. Le competenze linguistiche, paralinguistiche e semiotiche, la scelta di un registro linguistico formale, informale o confidenziale, gli aspetti cinetici e posturali del discorso politico, l’utilizzo di figure retoriche, l’elaborazione di discorsi finalizzati alla polemica con la controparte, alla persuasione del proprio uditorio, alla provocazione o all’autolegittimazione, rappresentano tutti tratti salienti della comunicazione politica.

IL RUOLO DELL’IMMAGINE NELLA POLITICA. Fra gli aspetti fondamentali della comunicazione politica c’è senza dubbio il ricorso all’immagine, e quindi alla comunicazione visiva. Già durante il Ventennio l’immagine era utilizzata molto frequentemente come strumento di propaganda attraverso i fumetti, la fotografia e, soprattutto, il cinema. L’importanza della comunicazione visiva in campo politico non si è attenuata nell’Italia repubblicana ma ha continuato a crescere, con l’esplosione su scala mondiale della televisione e, nell’ultimo venticinquennio, con la diffusione di Internet, degli smartphone e di altri strumenti digitali.

LA LEADERSHIP: COME IL LEADER POLITICO È CAMBIATO NEL TEMPO. Le modalità con cui si diventa un leader politico, e lo stesso ruolo di cui è investita questa figura, sono cambiati notevolmente nella storia dell’Italia repubblicana. Nei primi trent’anni un leader politico era sostanzialmente espressione diretta del partito di appartenenza e delle ideologie che sosteneva. Con la crisi dei partiti politici di massa (la DC, il PSI, il PCI), e successivamente della Prima Repubblica, cui è seguita l’introduzione del sistema elettorale uninominale, che privilegia le coalizioni ai danni dei singoli partiti, il leader di una qualunque formazione politica tende a godere di una sempre maggiore autonomia e diventa una figura sempre più rilevante nel mondo della comunicazione politica. Fra le caratteristiche fondamentali per aspirare alla leadership, conseguentemente, la sostituzione delle doti oratorie con la capacità di porsi in modo spettacolare – carismatico – presso i propri elettori.

MOVIMENTI POLITICI E MASS MEDIA. La comunicazione politica chiama in causa anche la relazione tra leader politici e sistema politico da un lato e mezzi di comunicazione di massa dall’altro. A partire dagli anni Novanta, con la crisi dei partiti tradizionali, sfociata in Tangentopoli, e la riforma del settore radiotelevisivo, si è assistito al rovesciamento del tradizionale rapporto dei movimenti politici coi mezzi di comunicazione, con l’introduzione di elementi pubblicitari e di marketing nel dialogo con gli elettori. Nel terzo millennio la supremazia della comunicazione di massa sulla politica si è conservata, se non consolidata, con la diffusione planetaria di Internet e dei nuovi media.

LA COMUNICAZIONE POLITICA SU INTERNET. Con l’avvento della Repubblica la comunicazione politica è stata in buona parte traghettata dalle piazze e dalle sedi di partito alla televisione e ai nuovi media. Oggi l’interattività tra cittadini e rappresentanti politici attraverso blog, social network, chat, siti e piattaforme web si è moltiplicata a dismisura.

PECCATI DI LINGUA
Incontro in tema di lingua e cultura gastronomica con presentazioni di libri, storie di evoluzione del linguaggio sul cibo e il suo mondo.

PROGETTI PER LE SCUOLE

Dante slam
I partecipanti dovranno imparare a memoria un canto della Commedia a loro scelta e recitarlo durante la manifestazione.

L’alfabetizzazione emotiva al tempo di Internet
Un workshop incentrato sull’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche – fra tattiche e strategie – per affrontare nel modo migliore i conflitti, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia (e di sostenibilità ambientale, da ricondurre in gran parte proprio alla consapevolezza nell’uso dello strumento). Tutto questo porta a ritenere strategico, in qualunque serie riflessione sull’argomento, il concetto di un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire).

La Costituzione più bella del mondo
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (art. 21 della Costituzione Italiana). L’obiettivo è di sensibilizzare i giovani su temi civici importanti, ruotanti attorno alle parole-tema della Costituzione (libertà, lavoro, diritti e doveri, ecc.). Gli studenti dovranno (a) scegliere una parola-tema e (b) stendere un nuovo articolo della Costituzione contenente la parola scelta, riflettendo sulla sua etimologia.

Premio “Visioni”
Nei giorni della manifestazione sarà assegnato il premio itinerante “Visioni” a una o più personalità di spicco del panorama nazionale o internazionale. Il premio, nato nel 2015, viene attribuito, di tappa in tappa, a personaggi che si siano distinti nel campo del giornalismo, della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, dello spettacolo, ecc., ed è stato conferito, negli anni, ad Antonio Ricci, Cristina Comencini, Enrico Mentana, Corrado Augias, Barbara De Rossi, Carlo Freccero, Gian Antonio Stella, Lucia Annunziata, Zygmunt Bauman, Sergio Castellitto, Agnes Heller, Luciano Canfora, Piergiorgio Odifreddi, Franco Cardini, Teresa Forcades, Alberto Asor Rosa, Massimo Bernardini, Giorgio Vallortigara, Antonio Presti, Michele Mirabella, Francesco Bruni (regista), Giorgio Colangeli, Mario Martone, Gian Luigi Beccaria, Alessandro D’Avenia, Antonio Scurati, Massimo Cacciari e tanti altri.

Il premio letterario “Per vie brevi”
Cinque anni di lavoro con il progetto Recensio in giro per l’Italia, con classi, insegnanti e studenti di tutte le età e di tutti indirizzi di studio, hanno avvicinato migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili. Da questa esperienza è nato nel 2021 un concorso letterario nazionale, riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni, unico nel suo genere: il premio “Per vie brevi”, che vuole essere prima di tutto un gioco e una porta d’accesso per i giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. “Per vie brevi” non è un premio accademico ma nasce “dal basso”, dal lavoro fatto nelle scuole (e focalizzato sulla lettura) e dalle richieste e dagli interessi degli stessi studenti, oltreché dalla semplice constatazione che il migliore e più immediato modo di condividere una storia e di parlare di letteratura è rappresentato proprio dalle micro-narrazioni. I racconti brevi sono un genere con cui tutti prima o poi si sono misurati (scrittori importanti e lettori appassionati), e per molti questo genere ha rappresentato un ponte verso opere e letture ogni volta più ambiziose. Il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora un adeguato spazio editoriale nel nostro paese.

L’alfabeto dell’inclusione
Un workshop rivolto alle scuole secondarie di primo grado che vuol essere un’esplorazione dei nuovi immaginari della contemporaneità per la ricodificazione “inclusiva” di alcune parole di suo corrente, al fine di potersi orientare consapevolmente e responsabilmente verso modi convergenti di stare nel mondo. Sono tanti i vocaboli dell’italiano comune, inclusivamente sensibili, bisognosi di essere riempiti di nuovo senso, di essere risemantizzati in un’ottica improntata al perseguimento del bene comune e adattata alla sfera dei sentimenti e dei comportamenti al tempo di Internet: A come amicizia o altruismo, B come benvolere, C come condivisione, D come Dialogo, E come empatia, F come fiducia, G come generosità, I come incontro o integrazione, L come lealtà, ecc. (e tante altre: abbraccio, affetto, aiuto, amicizia, amore, apertura, appartenenza, ascolto, assistenza, attenzione, calore, compassione, comprensione, comunità, cooperazione, cordialità, cura, dedizione, disponibilità, educazione, eguaglianza, fratellanza, gentilezza, gesto, giustizia, partecipazione, responsabilità, riconoscenza, rispetto, sensibilità, simpatia, solidarietà, sostegno, umanità, vicinanza, ecc.).

Le parole per dire “pace” in tutte le lingue del mondo
Gli studenti coinvolti, provenienti dalle scuole superiori di tutta Italia, girerebbero in presa diretta un minuto Lumière, rappresentativo della parola scelta, che racconti una storia sulla parola-tema scelta. Ai migliori cortometraggi sarà assegnata, da una giuria istituita per l’occasione, e secondo la formula del premio, una dotazione in dizionari e altri materiali librari. I premi saranno conferiti nel 2023 nell’occasione della sesta edizione di una delle più importanti manifestazioni cinematografiche europee, il Filming Italy Sardegna Festival, dove l’iniziativa è stata lanciata ufficialmente il 12 giugno scorso (https://www.filmingitalysardegnafestival.it), in un evento dedicato nel corso del quale verranno proiettati i cortometraggi finalisti. I premi saranno attribuiti secondo le seguenti modalità: 1) un premio assoluto; 2) due menzioni speciali. Agli studenti e ai docenti che avranno aderito all’iniziativa sarà rilasciato un attestato di partecipazione.