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11
Ott

Parole in cammino

Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia Firenze, 11-13 novembre 2021 Direzione artistica: Massimo Arcangeli Organizzazione: La parola che non muore Ufficio Stampa: Letizia Pini

Visioni. Dante, la Notte della lingua italiana, i nuovi linguaggi

Fra il 15 ottobre e il 10 novembre, presso la Biblioteca delle Oblate e la BiblioteCaNova Isolotto, si svolgeranno cinque lezioni, preparatorie alla manifestazione e fruibili anche in diretta streaming (tramite piattaforma Zoom e altri dispositivi telematici), incentrate su temi centrali della formazione e dell’aggiornamento in campo linguistico e importanti anche ai fini di una riflessione su una lingua italiana sempre più fluida e in “movimento”, sulla comunicazione non verbale, sui nuovi linguaggi al tempo di Internet e sul dinamismo delle pratiche comunicative correnti, sulla necessità (non più rinviabile) di un’alfabetizzazione digitale ad ampio spettro. Gli incontri previsti, destinati al grande pubblico, consentiranno agli insegnanti partecipanti (se avranno frequentato almeno il 75% delle ore complessivamente previste per i vari appuntamenti) di maturare crediti formativi. Ecco le cinque anteprime: 1.     Bruno Mastroianni e Stefano Moriggi, L’alfabetizzazione emotiva al tempo di Internet (15 ottobre 2021, ore 17; durata: 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala storica) L’incontro s’incentrerà sull’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche – fra tattiche e strategie – per affrontare nel modo migliore i conflitti, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia (e di sostenibilità ambientale, da ricondurre in gran parte proprio alla consapevolezza nell’uso dello strumento). Tutto questo porta a ritenere centrale, in qualunque serie riflessione sull’argomento, il concetto di un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire). 2.   Beatrice Cristalli, A ritmo di (t)rap. Il linguaggio giovanile e le parole delle canzoni (25 ottobre 2021, ore 17; durata: 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala conferenze) A partire dallo studio lanciato da Skuola.net, condotto su un campione di 2.500 giovani tra gli 11 e 25 anni in occasione della “Giornata ProGrammatica 2019”, il 38% dichiarava di trarre ispirazione da brani trap per esprimersi nel loro quotidiano. Ma è vero che i giovani parlano come i trapper? E, ancora, la trap ci racconta qualcosa di più sulla creatività della lingua e del futuro del codice generazionale? Proveremo ad analizzare le caratteristiche dello slang della Generazione Z a partire da alcuni brani trap e rap, a riflettere sull’immaginario femminile veicolato dalle canzoni e a lavorare su alcuni temi importanti di educazione civica, quali cyberbullismo, bodyshaming (hate speech o discorso d’odio) e parità di genere. 3.   Massimo Arcangeli e Luca Vullo, Visualizzare le parole, verbalizzare i gesti (29 ottobre 2021, ore 17; durata: 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala conferenze) Nel 2019 è stato lanciato un sondaggio. Sono state selezionate 80 parole (abulico, adepto, blaterare, coacervo, esiziale, indigente, morigerato, protervia, sbigottire, sordido, uggioso, veemente, ecc.), immaginandole a rischio d’estinzione e, d’improvviso, cancellate ovunque proprio perché moribonde, e si sono invitati gli utenti a salvarne una, accompagnando la scelta con un commento sul motivo per il quale si fosse deciso di salvare proprio quella e arricchendo il tutto con un’immagine che potesse “visualizzarla”. L’incontro recupererà il senso di quell’esperienza col coinvolgimento dei presenti, invitati ad abbinare “creativamente” le parole selezionate al momento (cogliendo i suggerimenti gestuali inscenati) a un’immagine in grado di rappresentarle. 4.   Massimo Arcangeli, #senza parole (5 novembre 2021, ore 17; durata: 2 ore). BiblioteCaNova Isolotto L’incontro, strutturato in forma di workshop, si propone come un’esplorazione dei nuovi immaginari sulla contemporaneità per la ricodificazione di alcune parole di suo corrente, al fine di trasformare i nostri orizzonti di senso e di orientarci verso nuovi modi di stare nel mondo che siano consapevoli e responsabili, oltreché di valorizzare le tante sfumature che continuano ad arricchire la nostra lingua. Sono tante le parole dell’italiano “eticamente” sensibili bisognose di essere riempite nuovamente di senso, di essere risemantizzate per risorgere a una nuova vita: da consapevolezza a credibilità, da democrazia a diritto, da diversità a dovere. 5.    Fiorella Atzori, Sgrammaticando. L’italiano dei social (10 novembre 2021, ore 17; 2 ore). Biblioteca delle Oblate (Sala storica) “I social stanno rovinando la lingua italiana!”, esclamano a gran voce tanti opinionisti. Ma è davvero così? E, se anche lo fosse, si potrebbe in qualche modo invertire la tendenza, magari con programmi di sensibilizzazione e di educazione all’uso dei social network che coinvolgano tanto i giovani e i giovanissimi quanto gli adulti? Sarebbe interessante iniziare a vedere il web come una preziosa occasione in più per mettersi in gioco, per imparare a scrivere, a parlare e a comunicare meglio, piuttosto che etichettarlo come una piazza virtuale in cui regnano gli strafalcioni. Proprio questo è parte della missione di Sgrammaticando, un progetto divulgativo della grammar influencer Fiorella Atzori.