Chi ha paura degli accenti?

05 Apr 2024
10:30
Università di Siena, palazzo del Rettorato, via Banchi di Sotto 55, Sala storica

Chi ha paura degli accenti?

L’accento: straniero, regionale, locale. Se ne parla ancora molto poco ma è sempre presente nella nostra vita, in tutte le persone: ce lo portiamo dietro come un macigno o come un trofeo. Il tuo accento mi piace, il tuo accento mi irrita, il tuo accento mi conquista. L’accento è un fenomeno linguistico (riguarda il nostro modo di parlare, i suoni, l’intonazione…) ma è anche un fenomeno sociale: se il mio interlocutore mi identifica come straniero, come migrante, come ‘diverso’, questa identificazione pesa, nel bene e nel male, nel vissuto quotidiano. L’accento è anche un fenomeno identitario: è il veicolo della mia storia personale, perché io sono la lingua che parlo, e come la parlo. Il progetto Erasmus+ CIRCE (Counteracting accent dIscrimination pRactiCes in Education), che per l’Italia vede coinvolte Silvia Calamai, Rosalba Nodari, Letizia Cirillo, Marylin Kies, Laurie Anderson, Giorgio Carella del DFCLAM e Claudia Soria di ILC-CNR, è dedicato a indagare il fenomeno – molto importante e ancora poco noto in Italia – della discriminazione linguistica  nei contesti scolastici. L’acronimo allude alla dea dalla voce umana, che proprio per questo viene vista con sospetto dagli dei: si tratta, per l’appunto, di una delle più antiche testimonianze di razzismo sonoro. Gli accenti sono la nostra carta d’identità, parlando ci presentiamo agli altri, diciamo chi siamo e indubbiamente ci sono – anche in Italia – accenti giudicati meglio di altri, così come ci sono accenti stigmatizzati. Che effetti hanno i giudizi sull’accento (sia esso non nativo o regionale) in un’aula scolastica e universitaria? Che legame hanno con l’insuccesso scolastico? Come rendere consapevoli gli insegnanti dei giudizi automatici che si proiettano sul modo di parlare di uno studente?
Modera Fabio Di Nicola