Parole in bianco e nero

10 Apr 2025
17:15
Santa Maria della Scala, piazza del Duomo 1

Parole in bianco e nero

Cosa aggiunge una parola a un’immagine, fissa o in movimento, come nel caso dello statunitense Carl Mydan, un genio della
fotografia ma anche un divulgatore capace di riflettere a fondo
sulla vita e sulla morte, sulla pace e sulla guerra, sulla gioia e sul
dolore? Il bianco e il nero, come nello stemma comunale senese, si contrappongono ma sono al contempo ognuno l’interfaccia dell’altro e, in questo modo, si definiscono reciprocamente.
Leggendo un romanzo o un racconto, oppure guardando un
film, o per l’appunto una foto, siamo spesso più attirati dalle
parole “nere” (morte e guerra, e poi violenza, odio, disprezzo,
discriminazione, denigrazione…) che da quelle “bianche” (vita
e pace, e poi convivenza, dialogo, accoglienza, integrazione,
civiltà…), quasi fossero sussurrate o sfocate. Abbiamo invece
bisogno di coglierle e rappresentarle entrambe, perché anche
le parole che esprimono valori, concetti o sentimenti positivi
“conducono ai fatti” (Teresa d’Avila)