La partecipazione è gratuita ma è consigliata la prenotazione che potrà avvenire per gli eventi delle mattine del 30 e 31 marzo, contattando il numero 3313013200 o via mail a paroleincammino2@gmail.com; per gli eventi alla Biblioteca delle Oblate contattando il numero 055 2616512 o via mail a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it. Fino ad esaurimento posti.
Il festival, patrocinato dal Comitato Nazionale Per La Scuola della Repubblica, ente accreditato dal MIM, è valido come ‘corso di formazione docente’. Il personale è esonerato per tutte le giornate dal servizio, ai sensi del CCNL vigente. Per iscrizione codice SOFIA: 81249.
Per informazioni contattare il numero 3313013200 o inviare una e-mail all’indirizzo paroleincammino2@gmail.com
Parole in Cammino. Il Festival dell’Italiano e delle Lingue d’Italia è il primo grande festival della penisola sulla lingua italiana. La città di Firenze si propone come il punto di partenza e di arrivo di un percorso culturale sulla storia dell’italiano che toccherà altri luoghi centrali per la nascita e lo sviluppo della nostra lingua.
Leggi di più80 PAROLE A RISCHIO D’ESTINZIONE.
QUALE SALVERESTI?
E tu? Quale parola salveresti? è partito via social il sondaggio su ‘quale parola da salvare’ in preparazione della quarta edizione di Parole in cammino (il Festival della Lingua italiana e delle Lingue d’Italia, Siena, 1-5 aprile 2020), manifestazione promossa dal Comune di Siena, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena e l’Università di Siena, diretta da Massimo Arcangeli. Fra gli altri partner del Festival spiccano la Società Dante Alighieri, l’Accademia della Crusca e le case editrici Zanichelli, Mondadori e Aracne. Se, per assurdo, dovessero scomparire 50 parole dalla nostra memoria collettiva, perché adoperate sempre meno, quale salvereste? Tutti i dizionari le depenneranno, i giornali le bandiranno da ogni articolo, la televisione vieterà di usarle e internet le farà scomparire: quale vorreste non si perdesse?
Continua a leggereIl festival della Lingua Italiana è pensato come un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro paese dalle tante altre “lingue” presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici, ecc.), dalle maggiori lingue di cultura (con riferimento alla traduzione letteraria, alle parole “in viaggio”, alle nuove forme di “capitalismo linguistico”, ecc.), dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio del corpo).
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